Dalla grande scala urbana ai cantieri in alta quota, la tecnologia e i servizi messi in campo dall’azienda altoatesina Niederstätter contribuiscono alla realizzazione di due infrastrutture strategiche per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano-Cortina 2026.
Parliamo dell’Arena Milano Santa Giulia e del rinnovato Stadio del Salto di Predazzo. In entrambi i contesti, l’impresa ha affiancato general contractor e imprese esecutrici fornendo macchine all’avanguardia e la consolidata competenza tecnica che si articola in una pianificazione operativa che garantisce supporto continuo, dall’analisi preliminare al posizionamento delle gru, fino alla formazione degli operatori.

Il marchio Niederstätter è noto a tutti nel settore. Nasce da un modello di servizio integrato, che unisce il noleggio di mezzi ad alte prestazioni — in questo caso gru a torre Liebherr di ultima generazione, di cui è distributore esclusivo per il nord Italia — a un know-how progettuale specifico per contesti complessi. In entrambi i cantieri “olimpici”, il contributo dell’azienda è stato fondamentale soprattutto per il contributo per le consulenze tecniche sul layout di cantiere, gli studi di interferenza, la logistica integrata, i sistemi di sicurezza evoluti e il supporto alla continuità operativa.
All’Arena Milano, progettata da David Chipperfield Architects e Arup e situata nel quartiere Santa Giulia, sono attive sei gru Liebherr tra cui i modelli 340 EC-B 12 e 370 EC-B 12 Fibre, equipaggiate con sistemi di comando Litronic, dispositivi di anticollisione, funi in fibra ad alta durabilità, sistema di illuminazione e una particolare verniciatura di colore rosso-bianco. Il montaggio rapido, l’ottimizzazione degli sbracci e l’efficienza nei cicli di sollevamento hanno consentito al Consorzio Eteria, vincitore della gara d’appalto, di operare con margini ottimali sia in termini di produttività che di sicurezza. La struttura una volta ultimata sarà una delle più grandi arene indoor d’Italia.

A Predazzo, nel cuore della Val di Fiemme, il cantiere dello Stadio del Salto ha richiesto un assetto tecnico completamente diverso. Le caratteristiche orografiche, le pendenze e le difficoltà logistiche hanno posto sfide particolari, risolte grazie alla versatilità delle macchine impiegate e all’esperienza maturata da Niederstätter in ambito alpino. La Liebherr 340 EC-B 12 è stata installata a valle per supportare i getti delle piste d’atterraggio, mentre la 370 EC-B 12 Fibre ha operato a monte per i pilastri di sostegno delle rampe di lancio. Al centro, una 550 EC-H 20 Litronic con sbraccio da 81,5 metri ha garantito copertura sulle fasi intermedie.
Il cantiere si è concluso a luglio 2025 e ha visto interventi di riqualificazione realizzati da un consorzio di imprese con alla guida la trentina Edilvanzo srl di Cavalese. I lavori hanno modificato, tra l’altro, la lunghezza e il profilo dei due trampolini principali e le rispettive strutture di servizio, oltre alla ricostruzione della torre dei giudici.

Il lavoro svolto su entrambi i fronti conferma la centralità dell’approccio Niederstätter, che integra tecnologia e relazione.”Collaboriamo con aziende che hanno la capacità e la visione di dare forma a progetti di tale grandezza – ha dichiarato Daniela Niederstätter – Con loro condividiamo la passione per il costruire, ma anche la responsabilità di creare spazi che vanno oltre la funzione: luoghi che raccontano storie, che accolgono persone”.
“Grazie all’esperienza maturata in decenni di lavoro, alla tecnologia più avanzata e soprattutto all’attenzione al servizio che da sempre ci contraddistingue siamo in grado di garantire la massima operatività di cantieri così grandi e impegnativi”, ha aggiunto Manuel Niederstätter, membro del Consiglio di amministrazione dell’impresa che, con una storia di oltre cinquant’anni, continua ad innovare per essere sempre al vertice in termini di servizio e di parco macchine.





















