La grande telenovela, si potrebbe definire, utilizzando toni ironici, dell’adeguamento, restauro e messa in sicurezza del valico transalpino che collega Italia e Svizzera, potrebbe trovarsi ad una svolta cruciale.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in una recente nota ufficiale, ha annunciato importanti passi avanti. Il viceministro Edoardo Rixi ha presieduto una riunione operativa con la presenza di rappresentanti della società concessionaria, della Regione Valle D’Aosta e dell’Ambasciatore a Berna, Gian Lorenzo Cornado, in cui si è fatto il punto della situazione.
L’incontro ha siglato un’intesa cruciale tra il Mit e la società concessionaria SITGSB per avviare rapidamente i lavori finalizzati alla messa in sicurezza della galleria. Quest’accordo risponde alle richieste essenziali della Regione Valle D’Aosta e garantisce la vitalità della connettività dei trasporti tra Italia e Svizzera, particolarmente cruciale in un periodo delicato per i valichi alpini, con il tunnel del Monte Bianco che ha riaperto lo scorso 15 dicembre dopo 9 settimane di chiusura per manutenzione tecnica e risanamento dell’impalcato stradale.
Il Mit ha fornito rassicurazioni sull’inevitabile progressione dei lavori di adeguamento della struttura, rimanendo in attesa delle azioni che la società concessionaria attuerà per garantire il regolare svolgimento delle operazioni.
La vicenda del Gran San Bernardo è, di fatto, aperta dal 2017, quando una trave di 300 chili crollò all’interno del versante italiano della galleria. Il traforo venne quindi chiuso al traffico per tre mesi, mentre si procedette alla messa in sicurezza e si avviò il progetto di restauro della soletta di ventilazione. Costo dei lavori stimato circa a 52 milioni euro, costi compartecipati fra Italia e Svizzera.