La chiusura dei lavori della Convention EDA 2025 – evento annuale organizzato dall’European Demolition Association, con la sinergia di Nadeco e di EDI, svoltosi a Venezia dal 12 al 14 di giugno – ha coinciso con la conclusione del mandato triennale di Stefano Panseri alla presidenza dell’associazione europea. Un passaggio di consegne sobrio, ma segnato dal riconoscimento unanime dei risultati conseguiti, a partire da una fase complessa segnata dalle incertezze post-pandemiche e dalla necessità di rafforzare i legami internazionali all’interno di un comparto variegato e complesso, che comprende imprese di demolizione, general contractors, fornitori di attrezzature e macchine talvolta altamente sofisticate e società di ingegneria che ogni giorno hanno il compito gravoso di studiare progetti sempre più complessi, nell’interesse dell’ambiente, della sicurezza pubblica in un’ottica di circolarità e di efficienza energetica.
Figura di spicco nel settore della demolizione controllata, Panseri guida l’azienda familiare DESPE, realtà italiana nota per l’adozione di tecnologie avanzate nel campo della decostruzione urbana. Durante l’evento veneziano, Panseri ha aperto i lavori insieme a José Blanco, ed ha presentato due case history emblematiche – la demolizione dell’ex Hotel Michelangelo e quella di un edificio in Largo Treves, entrambe le strutture ubicate a Milano in aree densamente abitate – in cui l’impiego del sistema brevettato TopDownWay (TDW), combinato con l’utilizzo di escavatori e mini-escavatori, ha garantito un approccio selettivo, sicuro e altamente sostenibile.
La sola demolizione dell’ex Hotel Michelangelo ha consentito il recupero del 99,63% degli inerti, pari a oltre 26.000 tonnellate di materiale, oltre alla valorizzazione di altri materiali di pregio come le 24.000 piastrelle in porcellana della facciata, rimosse e preservate su richiesta del committente. In entrambi i casi, le tecniche impiegate hanno evidenziato l’efficacia di una gestione integrata del cantiere in chiave di economia circolare, con particolare attenzione al contesto urbano e al contenimento di impatti ambientali e sociali.

Sotto la guida di Panseri, l’EDA ha rafforzato il proprio posizionamento tecnico-istituzionale, promuovendo attività di studio e confronto tra operatori e lo scambio di best practice su scala globale – come dimostrano le numerose presentazioni di attori della demolizione internazionale a cui abbiamo avuto il piacere di assistere durante la giornata di convegno – e favorendo una maggiore apertura delle imprese del settore a pratiche collaborative e trasparenti. È da segnalare, in tal senso, lo Study Tour organizzato presso le sedi di alcuni player di riferimento della supply chain nazionale, che ha visto la partecipazione di numerosi delegati internazionali, accolti con spirito di condivisione e dialogo tecnico.
In una dichiarazione rilasciata da Panseri sulla sua pagina di Linkedin troviamo tutta la commozione e la soddisfazione al termine di un mandato che ha segnato sia la carriera del manager che il percorso dell’associazione europea.
“È stato un onore rappresentare l’Association EDA e tutti i soci del comparto demolizioni – si legge nel post di Stefano Panseri – La convention annuale di Venezia ha rappresentato un momento importante per il futuro dell’associazione, al culmine di giornate intense caratterizzate da visite ad aziende e fornitori del comparto. Ricerca, capitale umano ed economia circolare sono i temi affrontati durante gli incontri per guardare al futuro e alle prossime generazioni con maggiore consapevolezza”.
La presidenza dell’EDA passa ora a Patrick Frye (Cardem), chiamato a proseguire un cammino già tracciato verso una sempre maggiore integrazione tra innovazione tecnica, sostenibilità e condivisione di competenze a livello europeo.