mercoledì, Novembre 19, 2025

Bio GPL: la transizione energetica entra nel settore delle infrastrutture

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Un nuovo capitolo nell’innovazione energetica del settore infrastrutturale prende forma con la prima consegna in Italia di Bio GPL a uso industriale. Liquigas, leader nazionale nella distribuzione di GPL e GNL, ha siglato un accordo strategico con Amplia Infrastructure, società del gruppo Autostrade per l’Italia, specializzata nella costruzione e manutenzione di opere viarie – per l’adozione del Bio GPL nei processi produttivi.

Un biocombustibile certificato per ridurre le emissioni fino all’80%

La fornitura prevede l’impiego di Bio GPL certificato ISCC (International Sustainability & Carbon Certification), lo standard di riferimento per i biocarburanti sostenibili a livello globale. Grazie all’integrazione nella rete logistica esistente, Amplia Infrastructures potrà utilizzare il nuovo combustibile senza necessità di adeguare impianti o infrastrutture, avviando immediatamente l’alimentazione del proprio sito produttivo di Marcianise.

Questa innovazione si traduce in una significativa riduzione dell’impronta ambientale, con un abbattimento delle emissioni di CO₂ fino all’80% rispetto al GPL convenzionale. Un vantaggio che si inserisce perfettamente nella strategia di decarbonizzazione dell’industria infrastrutturale, senza impattare sulle performance operative.

Bio GPL: una soluzione sostenibile senza modifiche impiantistiche

Il Bio GPL è un gas propano ottenuto da materie prime rinnovabili e di recupero, come oli esausti da cucina e scarti di lavorazione del grasso animale. Le sue proprietà chimico-fisiche sono del tutto analoghe a quelle del GPL fossile, garantendo compatibilità con le attuali reti di trasporto, stoccaggio e utilizzo finale. Questo consente alle aziende di implementare soluzioni sostenibili senza oneri infrastrutturali aggiuntivi, un aspetto cruciale per realtà industriali di grande scala come Amplia.

Un modello virtuoso per la transizione energetica

L’accordo tra Liquigas e Amplia Infrastructures rappresenta un modello di sinergia tra innovazione e sostenibilità, delineando una via concreta per la transizione energetica del settore delle costruzioni e delle grandi opere.

“Siamo entusiasti di annunciare il nostro primo contratto di fornitura di BIO GPL, un’energia innovativa che permette alle aziende di adottare soluzioni più sostenibili, sia da un punto di vista ambientale che di investimento per la transizione energetica – afferma Giuseppe Fiorino, Amministratore Delegato di Liquigas – Il nostro impegno è supportare i clienti con soluzioni energetiche all’avanguardia, contribuendo concretamente alla transizione verso un futuro più sostenibile. Questa iniziativa, frutto della collaborazione tra Liquigas e Amplia, dimostra come innovazione e sostenibilità possano integrarsi perfettamente, offrendo al settore infrastrutturale strumenti concreti per ridurre l’impatto ambientale. Un modello virtuoso che può ispirare altre aziende a intraprendere un percorso di transizione energetica responsabile”.

Sulla stessa linea, Paolo Carmona, Consigliere Delegato e Direttore Generale di Amplia Infrastructures, sottolinea: “Il nostro impegno nella sostenibilità si sviluppa tramite strategie innovative: elettrificazione della flotta, economia circolare per mezzo dell’incremento del fresato reimpiegato, ricerca nel processo produttivo, ad esempio attraverso lo sviluppo di conglomerati bituminosi prodotti a tiepido. La conversione degli impianti per l’utilizzo di combustibili innovativi e a ridotte emissioni è uno dei nostri principali impegni e questa iniziativa testimonia quanto lo sforzo del Gruppo si traduca costantemente in azioni concrete”.

Un futuro a basse emissioni per le aree off-grid

Liquigas, da anni impegnata nel supporto alla transizione energetica delle aree non collegate alla rete del metano, punta con questa iniziativa a diffondere il Bio GPL come soluzione energetica strategica per la decarbonizzazione dei settori industriali e infrastrutturali. L’accordo con Amplia Infrastructures segna quindi un importante passo avanti nel percorso di sostenibilità del comparto, ponendo le basi per un futuro in cui le infrastrutture possano coniugare innovazione, efficienza e responsabilità ambientale, senza compromessi sulle prestazioni operative.

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