Lo Stade Nautique d’Avignon, nel quartiere Saint Chamand della città francese di Avignone, è stato dichiarato un edificio storico da preservare come straordinario esempio di architettura del XX secolo. La struttura è stata progettata negli anni ’60 dagli architetti francesi André Rémondet, famoso per i suoi molti progetti pubblici in tutta la nazione nonché successore del “padre del cemento armato” Auguste Perret alla guida della “École nationale supérieure des beaux-arts”, e Albert Conil, professionista locale autore di diversi progetti ad Avignone. Questa imponente architettura richiama le suggestioni stilistiche tipiche dell’epoca, figlie del movimento moderno di Le Corbusier e dell’uso per quei tempi innovativo del cemento armato.
Rimasto chiuso dal 2010, dopo un intervento di ristrutturazione profonda, ha recentemente riaperto al pubblico e ha nuovamente accolto i nuotatori, con una veste completamente rinnovata.
Il centro ha mantenuto lo stile architettonico originale “modernista-funzionalista”, ma ora è una sport-facility all’avanguardia e sostenibile. Questo spazio emblematico della città comprende tre piscine all’aperto. Oltre alla piscina olimpionica da competizione di 50 metri, riscaldata per essere utilizzata tutto l’anno, offre una vasca per i tuffi e zone destinate a sport acquatici e attrezzature per il benessere. Lo stadio nautico propone attività ludiche acquatiche: fontane, scivoli, giochi d’acqua… E dispone di un centro di fitness: sala fitness, hammam, saune, idromassaggio, solarium.
Il progetto di riqualificazione, firmato dall’architetto Luis Reggiardo dello studio Soho Atlas, ha coinvolto diverse maestranze ed eccellenze, tra cui Laterlite, chiamata a fornire 1.200 m3 di argilla espansa Leca 3-8 per rinnovare le vecchie piscine in cemento come quelle di Avignone, abbandonate da anni.
La scelta di Laterlite e dell’argilla espansa Leca è stata determinata dalla necessità progettuale di ottenere un riempimento con materiale che, grazie al basso peso specifico, consentisse di realizzare idonei strati di alleggerimento capaci di integrare i nuovi condotti impiantistici e di modificare il profilo del fondo della piscina, riducendone la profondità.
Leca 3-8 è l’argilla espansa per sottofondi, coperture, riempimenti, alleggerimenti, isolamenti e calcestruzzi leggeri strutturali. È un aggregato leggero che, grazie alla sua struttura cellulare racchiusa in una scorza clinkerizzata, ottimizza il rapporto tra peso e resistenza. Non contiene materiali organici né loro derivati: quindi non marcisce, non si degrada nel tempo, resiste bene ad acidi, basi e solventi conservando inalterate le sue caratteristiche.
L’impiego di Leca è risultato estremamente interessante nella realizzazione del fondo delle piscine anche grazie alla sua capacità di isolamento termico, grazie al basso valore di conducibilità termica certificato (λ = 0,09 W/mK). Nella piscina olimpionica outdoor da 50 m, infatti, l’acqua viene riscaldata a 29 gradi grazie a un sistema di riscaldamento che integra la geotermia ai pannelli solari posti sul tetto della struttura, per consentirne l’utilizzo in tutte le stagioni dell’anno. L’argilla espansa Leca consente quindi di ridurre le dispersioni termiche.
Inoltre l’argilla espansa Leca 3-8 è incombustibile (Euroclasse A1) e adatta quindi a essere utilizzati in luoghi pubblici come quello interessato da questo intervento.
L’origine del prodotto, unitamente a un processo produttivo rispettoso dell’ambiente, permette all’aggregato leggero argilla espansa Leca di essere ecobiocompatibile e certificato ANAB-ICEA per le applicazioni in Bioedilizia; adatto quindi a essere applicato in un manufatto dalla forte valenza storica e architettonica, come appunto quello dello Stade Nautique d’Avignon.
Infine, la posa in opera è risultata particolarmente veloce e pratica: il materiale è stato pompato “a distanza” da un automezzo che non ha dovuto neanche entrare nella struttura ma si è posizionato all’ingresso del cantiere. Leca 3-8 una volta posato non necessita di tempi di asciugatura né di attese come avviene con i materiali tradizionali, ed è stato quindi subito possibile proseguire con la stratificazione del fondo delle piscine. Tra logistica di cantiere e posa del prodotto, in una sola settimana è stato completato il lavoro.