Il governatore della Louisiana, attraverso la CNN, ha dichiarato che il sistema di argini a difesa della città di New Orleans ha resistito all’impatto dell’uragano IDA di fine agosto 2021, uno dei più violenti degli ultimi anni.
Purtroppo non è stato così il 29 agosto 2005, quando l’uragano Katrina, aveva avuto conseguenze tragiche, provocando morti e devastazioni lungo buona parte della regione e, in particolare a New Orleans, inondata dalla rottura degli argini.
La devastazione non fu interamente provocata dalla natura (anche se ad oggi Katrina rimane uno dei cinque uragani con maggior potenza mai registratasi negli Stati Uniti), ma piuttosto dalla mancanza di tenuta del sistema di dighe, canali e argini costruiti a protezione di tutta l’area di New Orleans nel corso dei decenni.
A causa dell’eccezionale intensità dell’uragano, le varie strutture cedettero infatti in ben 53 punti, creando le condizioni per l’allagamento dell’80% dell’area metropolitana.
Una tragedia enorme che costrinse allora il governo degli Stati Uniti ad intervenire con un piano specifico per rafforzare il sistema di argini a difesa della città.
Nel quadro generale dei lavori, gestiti dall’American Corps of Engineers, in collaborazione con l’Hurricane Protection Office, particolare rilievo occupa l’intervento all’argine LPV 111 situato a New Orleans East, per il quale Treviicos, la filiale americana di Trevi Group di Cesena, si era occupata dei lavori geotecnici di consolidamento degli argini.
Durante i lavori di intervento sugli argini LPV 111 (per un’estensione di oltre 5 miglia), furono ripristinati gli argini al livello precedente l’uragano Katrina (5,91 metri) ma non solo. Il nuovo progetto ha previsto un incremento dell’altezza (compresa tra i 8,5 e i 9,6 metri) oltre a un sistema di rinforzo strutturale, attraverso la creazione di contrafforti perpendicolari rispetto all’asse dell’opera.
La presenza di contrafforti ottenuti con la miscelazione profonda del terreno, mira a creare una continuità strutturale lungo tutto lo sviluppo dell’argine, così da evitare cedimenti anche in caso di fenomeni che comportano un innalzamento delle acque capace di sommergerlo completamente. il risultato, sull’argine LPV111, è stato il consolidamento di circa 1.300.000 metri cubi di terreno esistente, rendendolo molto più resistente a eventi atmosferici eccezionali, anche catastrofici, per tantissimi anni a venire.
L’intervento a New Orleans del Gruppo Trevi è considerato uno dei più grandi progetti di miscelazione dei terreni profondi negli Stati Uniti, se non in tutto il mondo.