La competenza di Calcestruzzi e Italcementi e la qualità dei loro prodotti al servizio di Genova e del Paese fin dai primi giorni di apertura del cantiere. Il 1 ottobre 2019, infatti, è stata posata, infatti, la prima campata del nuovo “Ponte” che sostituisce il Ponte Morandi crollato nell’agosto 2018 a Genova.
La realizzazione delle pile verticali in calcestruzzo di sostegno della struttura in acciaio, già completata, e la copertura della parte orizzontale nelle prossime settimane sulla quale sarà steso il manto d’asfalto, rappresentano un successo di squadra per le sinergie create fra le diverse direzioni del Gruppo Italcementi.
Il mix design del calcestruzzo utilizzato è stato messo poi a punto nei laboratori della Direzione Tecnologia e Qualità di Italcementi presso i.lab a Bergamo.
Tutta la filiera delle materie prime che lo compongono – il cemento, gli aggregati, l’acqua – provengono dal territorio e sono state studiate e selezionate sia per rispondere alle stringenti richieste progettuali in termini di resistenza meccanica e durabilità, obbligatorie per un’opera di eccellenza come il nuovo ponte, sia per attenuare la CO2 footprint.
Per il cemento e il calcestruzzo utilizzati per il Ponte di Genova, c’è una continuità certificata di qualità, durabilità, sicurezza e sostenibilità: si parte dalla cementeria Italcementi di Calusco d’Adda (BG) da dove proviene il semilavorato (impianto che ha recentemente conseguito la certificazione CSC), passando per l’impianto Italcementi di Novi Ligure (AL) dove viene macinato il cemento che si caratterizza per l’elevata sostenibilità grazie al materiale proveniente dal ciclo produttivo dell’acciaio (circa 40%) e al basso livello di emissioni di CO2 (circa il 30% in meno di un cemento tradizionale), arrivando infine all’impianto Calcestruzzi di Genova Chiaravagna, anch’esso certificato CSC.
La certificazione internazionale CSC – “Responsible sourcing certificate for concrete and its supply chain” rilasciata dal Concrete Sustainability Council, il più importante organismo di certificazione internazionale nell’ambito della sostenibilità nel settore dei materiali da costruzione, certifica il processo di approvvigionamento responsabile su tutta la filiera di produzione secondo i principi base della sostenibilità e nel rispetto di cinque categorie di crediti: pre-requisiti, gestione, sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica. L’obiettivo è quello di validare l’intera filiera di processo: dal trasporto al riciclo delle materie prime. Il tutto nel segno della massima trasparenza per garantire prodotti performanti nonché filiere sicure, responsabili e sostenibili, in questo caso al servizio di un’opera importante come il Ponte di Genova.
Complessivamente saranno resi disponibili per il rifacimento del ponte circa 67 mila mc di calcestruzzo.
Fondamentale è stata la collaborazione con la filiera: da una parte l’impresa di costruzioni Salini Impregilo e l’architetto progettista Renzo Piano, che ha avuto parole di apprezzamento per le competenze di Italcementi e di Calcestruzzi, ricordando anche la collaborazione “di eccezionale livello” durante la realizzazione della sede della Fondazione Niarchos ad Atene.
Importantissimo anche l’aspetto legato alla sicurezza, dove si lavora giorno dopo giorno rispettando i massimi requisiti previsti a tutela dei lavoratori: nel complesso cantiere del nuovo Ponte procedono, infatti, insieme la costruzione della nuova infrastruttura e la demolizione di quella vecchia rimasta. Un cantiere dove si intrecciano le migliori competenze dell’industria italiana delle costruzioni, per ridare alla città di Genova un collegamento essenziale per il suo tessuto sociale ed economico.