La frana di Tavernola – nella parte occidentale del Lago d’Iseo – sarà frenata dalle iniezioni di cemento. Per il consolidamento della parete del Monte Saresano, la decisione principe riguarda un iter di intervento iniziato nel 2021, con la conclusione dei lavori prevista nel 2026.
Il cronoprogramma previsto dall’Autorità di Bacino, dopo la conferenza dei servizi alla fine di gennaio, prevede, ad aprile, l’indizione della gara per avviare a ottobre l’intervento previsto. Il progetto esecutivo presentato dalla società Alpina trova la pietra d’angolo nel consolidamento della parete e non più nella rimozione del materiale. Tre le aree trattate sul versante franoso – al piede, nell’area mediana e nella parte alta – in corrispondenza delle quali saranno effettuate iniezioni di cemento per aumentare la stabilità, con un monitoraggio costante della situazione.
La soluzione fa seguito a indagini che hanno compreso carotaggi profondi – con perforazioni fino a 90 metri di profondità – e prove con fori di sondaggio coadiuvati da inclinometri. Sono inoltre stati raccolti campioni per le prove di laboratorio, per conoscere i materiali e le superfici di scivolamento e sono state condotte indagini geofisiche a rifrazione utili a definire il modello geologico e geotecnico di riferimento del corpo di frana per la conferma del volume (due milioni e mezzo di metri cubi). Infine sono state istallate attrezzature per il monitoraggio e il controllo dei movimenti.
La Italsacci, proprietaria della cava di cemento proprio a ridosso del versante franoso, ha chiesto una particolare attenzione durante le opere, in previsione della continuità dei lavori di estrazione.