A Madrid si sta svolgendo, dal 23 ottobre ad oggi, il summit annuale del CECE (Committee for European Construction Equipment), che ha riunito i leader del settore, i responsabili politici e i principali stakeholder per discutere il futuro del settore delle macchine per costruzioni in Europa, sotto il tema guida della reindustrializzazione del continente. Durante la giornata del 24 ottobre, diverse relazioni principali e discussioni hanno messo in evidenza le opportunità, piuttosto che le sfide, nella rivitalizzazione del panorama industriale europeo.
“La reindustrializzazione sostenibile dell’Europa è essenziale per la sua competitività a livello globale e rappresenta un passo cruciale per il raggiungimento degli obiettivi ambientali – ha dichiarato José Antonio Nieto, Presidente del CECE, durante la sessione della giornata – Creare le condizioni abilitanti per questo deve essere la massima priorità della nuova Commissione Europea, anche ispirata dal Rapporto Draghi”.
Nieto ha anche espresso l’appello del CECE affinché il settore delle macchine per costruzioni sia riconosciuto come un attore chiave nella rinascita industriale all’interno del nuovo Clean Industrial Deal. Questa discussione diventa particolarmente rilevante con le audizioni di conferma dei Commissari designati, e in particolare di Stéphane Séjourné, Vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la Strategia Industriale, previste per metà novembre. Il settore delle macchine per costruzioni può guidare le transizioni verde e digitale, favorendo e supportando i progressi per migliorare la produttività e la sostenibilità sia nel proprio ambito che in altri settori.
Durante l’evento, il Rapporto di Mario Draghi è stato evidenziato come un contributo significativo alla discussione sulla produttività dell’industria. È stato posto l’accento sul ruolo trasformativo degli strumenti digitali, compresa l’intelligenza artificiale. Quest’ultima è stata regolarmente citata come un fattore chiave per incrementare innovazione e creatività, entrambi elementi cruciali per attrarre e coltivare i migliori talenti. Inoltre, l’evento ha fornito preziose indicazioni su come l’Europa possa affrontare le sfide demografiche e gestire i cambiamenti generazionali, offrendo strategie per garantire competitività e adattabilità a lungo termine in un contesto in rapida evoluzione.
Il pomeriggio ha visto un vivace dibattito su cosa l’Europa debba fare per realizzare una reindustrializzazione sostenibile. Relatori di spicco, tra cui Ana Londoño Botero, Consigliere per le Relazioni Esterne di Rio Tinto, Tora Leifland, Responsabile Affari Pubblici per Volvo Construction Equipment, Pierre-Nicola Fovini, CEO di Finanzauto, Javier Ormazabal, Presidente di Orgalim, e Tim Burnhope, Vicepresidente del CECE, hanno offerto prospettive diverse sulle sfide che i settori industriali europei stanno affrontando. La discussione si è concentrata sul percorso dell’Europa verso una crescita industriale sostenibile, sottolineando il ruolo cruciale delle materie prime critiche, l’importanza delle tecnologie pulite e il valore della collaborazione intersettoriale, temi di massimo interesse per il CECE Mining.
Il Congresso ha riaffermato l’importanza del settore delle macchine per costruzioni nel promuovere l’innovazione, la sostenibilità e la crescita, in linea con i più ampi obiettivi di reindustrializzazione dell’Europa.