Per raggiungere gli obiettivi climatici 2050, siamo tutti d’accordo, occorre ridurre le emissioni di CO2 anche nella produzione del calcestruzzo e soprattutto del cemento. La riduzione del contenuto di clinker nel cemento è la misura più efficace per ridurre le emissioni di CO2. Un grande successo della ricerca Holcim riguarda proprio il cemento senza clinker, denominato Locarbo. Questo calcestruzzo prodotto con materiali riciclati causa emissioni di soli 138 kg di CO2 per metro quadrato invece dei classici 210 kg. Secondo Holcim, questo calcestruzzo permette inoltre di ridurre il consumo di materiali del 75 per cento.
“Se vogliamo ridurre le emissioni di CO2, occorre ridurre la percentuale di clinker nel cemento e puntare ad una maggiore efficienza dei materiali e dei metodi di costruzione”, rileva Kerstin Wassmann, responsabile del progetto “Bridge to the Future” di Holcim, un ponte realizzato con il nuovo materiale Holcim inaugurato in novembre a Hüntwangen. Quest’opera innovativa mostra come può essere impiegato il nuovo calcestruzzo; invece di un’armatura in ferro, sono stati utilizzati fili di carbonio pretensionati e resistenti alla ruggine. Grazie all’elevata resistenza alla trazione, gli elementi possono avere uno spessore di soli 6 cm.
Secondo Holcim, si tratta di “una delle opere edilizie in calcestruzzo più sostenibili al mondo”.
Locarbo è solo una delle tante soluzioni individuate da Holcim per ridurre l’impronta di carbonio del calcestruzzo. Viene ad esempio promosso anche l’utilizzo di combustibili alternativi al carbone. “Si possono utilizzare ad esempio pezzi di materiale plastico o altri materiali di scarto”, spiega ancora Kerstin Wassmann. Per la produzione di calcestruzzo riciclato vengono inoltre riutilizzati numerosi materiali provenienti da demolizioni. Il calcestruzzo viene anche sottoposto a carbonatazione: il CO2 viene estratto dall’aria e pressato nel calcestruzzo per realizzare una riduzione del CO2 totale. Un’altra ricerca si concentra invece sul calcestruzzo prodotto con batteri e un mix di sabbia e idrogel in alternativa al tradizionale legante.
“Il calcestruzzo è un prodotto altamente complesso – spiega Wassmann – A seconda del progetto, occorre talvolta pianificare costruzioni che dureranno centinaia di anni. I metodi di costruzione attuali devono essere continuamente ripensati e il ‘Bridge to the Future’ indica simbolicamente la via verso un’edilizia più sostenibile”.