A Genova sono iniziate le operazioni di posizionamento dell’ultima campata del nuovo viadotto che prenderà il posto del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018 provocando 43 vittime. La 19esima campata, lunga 50 metri e su cui sventolerà la bandiera di San Giorgio, vessillo di Genova, sta ora salendo molto lentamente, a circa 5 metri l’ora, per allinearsi con il resto dell’impalcato e completarne il tracciato. Secondo le previsioni, entro domani mattina, 28 aprile, sarà in quota e potrà essere incastrata tra le pile 11 e 12, alla presenza del ministro per le Infrastrutture Paola De Micheli.
Con il “varo” – questo il termine tecnico dell’operazione – della 19esima campata si conclude la costruzione del nuovo viadotto autostradale del capoluogo ligure, nella sua parte di acciaio. Dopodiché il ponte sarà “vestito”. Il traguardo arriva a 620 giorni dal 14 agosto 2018, data del crollo, grazie a un cantiere che non si è mai fermato, nemmeno con l’emergenza coronavirus in corso. Ufficialmente i lavori per la nuova infrastruttura sono cominciati alcuni mesi dopo il crollo, con la dichiarazione di agibilità e il via libera agli interventi il 22 marzo 2019.